CareerHealthLife La sfera della felicità.

28 Dicembre 2021by Rosanna Prencipe0

Cosa sono e come incidono nella nostra vita le sfere di influenza?

Saperlo è fondamentale per assumere decisioni consapevoli e per superare condizionamenti che limitano la nostra azione e il raggiungimento dei nostri obiettivi.

Eccole qui!

L’area del coinvolgimento riguarda tutto ciò che ci coinvolge emotivamente o razionalmente, ma su cui non possiamo incidere direttamente. Ad esempio, la politica, la macroeconomia, gli eventi sociopolitici.

Certamente possiamo interessarci a tali argomenti e possiamo anche dare il nostro contributo, in alcuni casi, magari sul lungo periodo, con comportamenti che volgiamo nella giusta direzione, ma non sono sotto il nostro diretto controllo.

C’è poi l’area di influenza, ovvero eventi ed ambiti che possiamo influenzare anche in modo rilevante con il nostro comportamento, ma che non possiamo controllare, perché dipendono anche o soprattutto da fattori a noi estranei. Ad esempio, le relazioni sociali, i risultati sportivi, la salute.

Posso avere uno stile di vita sano e con ciò contribuire a mantenermi in buona salute, ma non posso – purtroppo – impedire il sorgere di una malattia.

Infine, troviamo l’unica vera area di controllo, cioè l’area che possiamo controllare al 100%: i nostri pensieri, il nostro linguaggio, il nostro dialogo interiore.

Quante volte ci arrabbiamo per il comportamento delle altre persone e non invece perché il nostro dialogo interiore è disfunzionale. Come se potessimo controllare e guidare il comportamento altrui, senza invece renderci conto che ciò su cui possiamo agire è quello che ci raccontiamo e, dunque, anche il modo in cui filtriamo le conseguenze del comportamento altrui?

La consapevolezza delle aree sulle quali possiamo influire o che possiamo controllare è fondamentale per non lasciarci abbattere da eventi non controllabili, per percepire e rielaborare in modo adeguato la realtà, per comprendere dove indirizzare le nostre energie e cosa lasciar andare, invece, perché non ci è funzionale.

Pensate, ad esempio, a quanto sarebbe utile ricordarci che il giudizio altrui è solo una sua opinione e che noi possiamo influire su tale opinione solo parzialmente, perché non abbiamo il controllo sull’altro.

Ma possiamo invece totalmente decidere quanto di quel giudizio ci è utile come feedback e per quale parte è necessario ignorarlo, senza farci condizionare.

Lavoriamo su ciò che è sotto la nostra sfera di controllo, perché è lì che all’azione corrisponderà la reazione voluta: se guido il mio dialogo interiore in modo costruttivo non perderò tutta la giornata a rimuginare sul giudizio altrui. Al contrario, se cerco di convincere l’altro a cambiare idea, non è assolutamente ovvio che la cambierà.

Essere consapevoli di ciò è il primo passo per il nostro benessere.

Lavoriamo su ciò che abbiamo a disposizione sempre: noi stessi.

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